2 settembre 2011

Orienteering

Dopo una notte piena di sogni e qualche incomprensione con la tendina del mio lucernario (non ancora del tutto risolta, a dire il vero), stamattina mi sono alzata con l'obiettivo di una giornata info-esplorativa.
Nell'attesa del sospirato giorno in cui sarò in grado di girare la città senza dover sfoggiare un'umiliantissima cartina turistica, armata di lenzuolo topografico mi sono addentrata tra vicoli, sottoporteghi, calli, campielli e fondamenta: prima tappa, colazione. Avevo deciso che mi sarei fermata nel primo posto, quello più vicino a casa, tanto per farmi un po' di mappatura dei bar della zona e così, ecco il luogo destinato.


Se si vede tutto piccino piccino lontano lontano è perché il posto era talmente tranquillo e carino che non me la sono sentita di alzarmi e fare una foto in mezzo a quelle quattro persone carine e sorridenti che sorseggiavano il cappuccio sedute agli altri due tavolini. Lascio all'immaginazione di chi legge.

Dopodiché, la meta era l'Università, ufficio immatricolazioni, per il ritiro del tanto agognato LIBRETTO. Devo dire, per onestà di cronaca, che pur essendoci già stata una volta, non è stato facile per me ritrovare la strada, ma a ben cento metri dal traguardo, mi sono illuminata! C'è ampio margine di miglioramento.
Anyway, missione compiuta. Eccolo!



Adesso sono cavoli.

Però quando si esce con questa frase in testa, oltre il cancello d'ingresso, appena si svolta ci si trova davanti questo


e forse, mi dico, forse riprendere a studiare dopo quasi dieci anni lo si può fare solo a Venezia.

Va beh, fatta la cosa più importante, mi sono diretta verso casa e qui, con mia grandissima sorpresa, non ho avuto alcun dubbio sulla via del ritorno! Un uomo qualsiasi direbbe che gli pare logico, visto che avevo appena percorso quelle stesse vie e attraversato gli stessi ponticelli, ma so che le mie amiche capiranno la soddisfazione. :)
Già che ci sono, vado in cerca della Coop, che mi han detto ieri essere dietro casa. In effetti è così. A poche centinaia di metri dal mio sottotetto, una bella piazza ospita: una taverna, la Coop e la Festa dell'Unità! Stasera mi faccio un giro. Comunque, ecco alcuni scorci e altre amenità che mi è venuta voglia di fotografare. 

Nessuno ci vede una faccia?...

Fra i nuovi obiettivi, credo di voler conoscere chi ci vive.




E con questo messaggio della serie "think positive", sono tornata a casa.
Forse che essere una "matricola carampana", come direbbe la mia amica Valeria, può avere il suo perché? Lo scopriremo solo vivendo.

2 commenti:

  1. Uh ma che foto... riescono a trasmettere bene l'atmosfera che si respira... spettacolo! :) Il mio unico problema sarebbe... non essere tentata ad esplorare e basta...uscire per andare a lezione e...perdermi tra le calli...persa nel mio sweet nothing :)

    RispondiElimina
  2. Difficilissssssimo Jackie! E lo sarà ancora di più quando avrò messo a posto la mia macchina fotografica (queste foto sono fatte con il cellulare). Speriamo di moderarci.

    RispondiElimina