21 settembre 2011

Muscoli, olive e papere

Allora: la prima cosa da dire, dopo soli due giorni di lezione e andirivieni Milano-Venezia, è che probabilmente non ho il fisico per arrivare in fondo a quest'impresa. La seconda, non meno importante, è che per il momento non m'interessa minimamente!
Insomma devo ammettere che questo primo round mi ha lievemente debilitata, più che altro nel senso che arrivo alle dieci di sera che sono in grado solo di puntare la sveglia, tirarmi sù la coperta fino al naso e buio. Peeerò, e questo aspetto non è da poco, a Venezia si fa un sacco di strada a piedi, si salgono e scendono una valanga di gradini e i muscoletti delle gambe cominciano a farsi sentire (ad indicare che ci sono ancora, almeno!) e per di più mio padre, va bene che è mio padre, però proprio testè mi ha accolta alla sua porta con un "Che bel faccino che hai! Stai proprio bene." che in fondo in fondo, anche se sono stanca, mi fa sentire in forma. 
Così per il momento l'avventura continua.


I corsi frequentati, ad oggi, sono: Lingua francese (prima il principianti, poi dirottata sugli avanzati, che fanno circa cinque ore di lezione), Letteratura francese, con ripasso di tutta la storia del '900 in un paio d'ore e, dulcis in fundo, un'intricatissima Linguistica generale che promette di regalare momenti di sconforto ben distribuiti.
Ecco, in due giorni mi sono fatta un po' un quadro. Mancano solo il corso di L.I.S. che ancora non è stato attivato e qualche Storia e Letteratura italiana qua e là. Ma insomma, perlopiù, ci siamo. Sono in pista!

Ringraziando il cielo (e Camilla foreverandever) non sono sola ad affrontare questi primi giorni. Con me c'è Natalìa, giovane ed intrepida olivetta all'Ascolana che, croccante fuori e morbida dentro, si è trasferita armi e bagagli in quel di Venezia (Mestre in attesa di ottobre) per studiare inglese e francese e, chissà, magari qualche altra lingua. :) Lei dice che sono la sua salvezza, ma forse non sa che sollievo sia, per me, avere una compagna di banco!

Nel frattempo la nostra Venezia ci regala sprazzi d'autunno, per poi tornare subito estiva, calda e vacanziera. Misteriosa con i suoi vicoletti e piena di fascino, nonostante l'invasione dei turisti. E' bello imparare le strade, sentirsi un po' di casa, ma sempre succede che quando ti perdi ti ritrovi a vagare col naso all'in sù, o ad altezza canale, incuriosita da questa città e dalla strana vita che ti pare si faccia, per l'appunto, a camminar sull'acqua. Capita d'incontrare papere indecise sul da farsi





e case così sgarrupate, così invecchiate e rovinate da sembrare fatte apposta, come ad aspettare che vi si giri un film.



Voilà. E' sempre bella.

Il viaggio di ritorno è stato lungo, pieno di ritardi e di rallentamenti del treno. Ma vale sempre la pena, anche soltanto per lo spettacolo di panorama con il quale inizia ogni ritorno.



Bonne soirée *

4 commenti:

  1. L'olivettaAll'Ascolana&LaCotolettaAllaMilanese

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  4. Potremmo scriverci una favola per bambini... un giorno, non molto tempo fa, Olivettall'Ascolana e CotolettaAllaMilanese s'incontrarono. Viaggiarono taaanto e a lungo, affrontando le intemperie e il gelo di un vento chiamato FrecciaBianca, finché non giunsero sulle rive di un mondo immerso nell'acqua, chiamato Venezia. Questo mondo era abitato da esseri molto strani. Alcuni, poi, erano addirittura dei mostri dai nomi spaventosi, come Linguafrancese e Letteratura (bbrrrrr... che paura!!!). Ma il più temibile di tutti, il terrore di tutti gli abitanti di quel mondo e anche di quelli che venivano da lontano, era l'Orcolinguistico, detto anche, fra gli amici (pochi) Munaro. Olivetta e Cotoletta si guardarono e Olivetta disse: "Siamo fritte." (to be continued...)

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