1 settembre 2011

Capodanno

Primo settembre, primo giorno.
Inizia con una data ordinata quest'avventura nella quale ho deciso d'imbarcarmi, e imbarcarmi suona bene, scritto da dietro una finestra che dista circa trenta metri dal Canal Grande di Venezia.
Si vede che la Vita ha deciso di darmi una mano ad arginare il caos.
In effetti, ne parlavo con la mia amica Camilla, capodanno non è nulla in confronto al primo di settembre. Non c'è periodo come settembre per sentirsi nuovi. Settembre profuma fortissimamente di astuccio e quaderni intonsi, di compagni di scuola cresciuti e un po' abbronzati, di libri ancora lisci che fanno cric crac quando li apri e certe volte anche di aule, piani o addirittura scuole diverse dall'anno precedente. E' tutto questo e anche di più, quando da grande lavori con bambini che magari conosci proprio a settembre, quando loro portano matite e pennarelli nuovi ancora nella scatola e si guardano intorno scoprendo le novità che li attendono. A volte tra le novità ci sei tu.
Insomma io mi sento nuova tutti i settembri della mia vita, e va bene. Ma quest'anno mi ritrovo, per l'esattezza il primo settembre, matricola universitaria in una città diversa dalla mia e in una casa nuova, con persone che non conosco. Direi che è sufficiente per far sentire chiunque un gran bel po' rigenerato!
Questa mattina ho preso un treno per Venezia, miracolosamente mi sono seduta al mio posto con quasi mezz'ora di anticipo sulla partenza e, con appresso uno zaino tipo scout, una borsa e un computer, mi sono treno-trasportata in una nuova vita.
Con un bel pranzo che avevano organizzato per salutarsi, ho conosciuto due delle mie nuove coinquiline, l'unico uomo di casa, che lasciava la stanza a me, un suo collega di università e un'amica che rimarrà qui per un paio di mesi, in attesa di laurearsi. Nel pomeriggio, poi, ho incrociato le altre due ragazze, intestatarie del contratto di affitto. Et voilà, il quadro è al completo. Almeno per ora, dato che A. partirà per l'Erasmus a giorni, lasciando il posto a un'altra.
La casa è BELLISSIMA: luminosa, grande, affacciata su un campo* molto carino e a due passi dalla stazione. La mia stanza, poi, è quanto di più carino potessi sperare. Insomma, le premesse ci sono tutte. Domani ho il primo appuntamento in facoltà e da lì vedremo se davvero, poi, sono buona a camminar sull'acqua.

Bonne soirée.

*campo, a Venezia, si usa per piazzetta, direi.

2 commenti:

  1. Ciao!anche io come te la penso così su Settembre... è il mio "Capodanno personale":) Tornata sui banchi Universitari dopo qualche anno facendo "altro"...grande sfida... non vedo l'ora che ricominci l'Università a dire il vero, però :)

    Ti seguirò, Good luck!

    RispondiElimina
  2. Ciao Jackie! Senti, lo so che sembra banalissimo, ma sono emozionata. Sei la prima persona che mi lascia un commento, GRAZIE!
    Mi pare di capire che abbiamo qualcosa in comune... Adesso faccio un saltino da te! :)

    RispondiElimina