10 ottobre 2011

Attrezzistica di base

Buongiorno!

Approdata in laguna ieri sera, oggi sono di ottimo umore.
Sarà merito della mia amica Olive' (di cui ho parlato qui e qui) che al mio arrivo in stazione mi aspettava sul binario, 21.40, allegra e pimpante, nonostante fosse a stomaco vuoto?
Ho sempre pensato che una delle massime espressioni d'amore per una persona sia andare a prenderla alla stazione. Anzi, più precisamente proprio sul binario d'arrivo del suo treno. Sì! E' una coccola, un gesto di attenzione, un segno del piacere di ritrovare qualcuno e di non vedere l'ora di passare un po' di tempo con lui/lei. Tra l'altro, "Ometti" (ce ne sarranno qui da queste parti?) prendete nota: è un gesto drammaticamente romantico e d'effetto.
E allora come non sentirmi fortunata quando un'amica mi aspettava sul binario, in una serata di freddo ottobrino, vestita a strati di capi estivi (in attesa del guardaroba invernale!), con un bel sorriso saltellante e in programma una desideratissima pizza di bentornato? Ebbene sì. Sono MOLTO fortunata. E' fondamentale avere un'amica così.  :)

Il secondo motivo del mio buonumore è sicuramente la sensazione di essere meglio attrezzata per la mia nuova vita. Ieri pomeriggio, infatti, prima di quasi-perdere il treno per Venezia (grazie papà e super Smart!) ho fatto un piccolo giro per negozi con la mia seconda (la prima essendo stata temporaneamente sospesa per incompatibilità di orari) personal shopper : LA MAMMA.  E così ho aggiunto qualche nuovo capo all'abbigliamento autunno-inverno 2011, partendo dall'elemento base da cui dovrebbe svilupparsi tutto il guardaroba di una signorina per bene che intenda avventurarsi in una città piena di misteri e di caratteristiche pregnanti:


STIVALI DI GOMMA!

Ora, i potenti mezzi fotografici non consentono una piena fruizione dello splendido colore scelto su consiglio della professionista che mi accompagnava (sempre la mamma) ma, se dovessi descriverlo a parole direi un "ciclamino tendente al vinaccia" che molto poco romanticamente il Signor Decathlon ha preferito definire con un banale "bordeaux". Ma insomma sono parecchio soddisfatta e, cosa non da poco, prese le misure mi sento pronta ad affrontare le intemperie, meteorologiche e non, che il futuro mi riserva.

Pooooi considerando il fatto che, se l'ultima volta che sono stata qui si cercava di creare correnti d'aria in casa per poter sopravvivere al caldo, questa mattina la temperatura esterna non superava i 12 gradi centigradi, ho particolarmente apprezzato l'essermi ricordata di portare al sottotetto una coperta. E mica una coperta qualsiasi, bensì addirittura la coperta marroneannisettanta di lana e basta (niente misto) che, ricordo perfettamente, stava sul letto dei miei genitori nella nostra primissima casa lasciata quando avevo forse appena compiuto quattro anni. Eeeeeh quelle sì che erano coperte!

A questo punto posso dire essere bene attrezzata. Adesso la faccenda si fa seria, anche perché nei prossimi giorni mi troverò a dover decidere se chiedere alla mia "capa" un eventuale cambio di giorni lavorativi, cosa che (si può capire meglio leggendo qui) dimostra un ulteriore scossone alle convinzioni fanciullesche di potere averla vinta sui programmi del Destino per quanto ci riguardi. Ma questa è un'altra storia...

Oggi c'è il sole, fa freddo e l'aria frizza di una strana energia.
Buona giornata!


6 commenti:

  1. Oh ma che bel post "energetico"! Si sebte che sei davvero pronta x affrontare le varie intemperie dei prossimi mesi!

    Anche io ho acquistato un paio di stivali da pioggia...a scacchi bianchi e neri... tanto per essere equipaggiata al meglio alla neve che prima o poi arriverà su queste montagne :)

    "Ho sempre pensato che una delle massime espressioni d'amore per una persona sia andare a prenderla alla stazione. Anzi, più precisamente proprio sul binario d'arrivo del suo treno. Sì! E' una coccola, un gesto di attenzione, un segno del piacere di ritrovare qualcuno e di non vedere l'ora di passare un po' di tempo con lui/lei. Tra l'altro, "Ometti" (ce ne sarranno qui da queste parti?) prendete nota: è un gesto drammaticamente romantico e d'effetto."

    COLPITA E AFFONDATA!!!!! (non sai che invidia che provo ogni volta che arrivo a destinazione e vedo qualcuno che attende e l'incontro con baci e abbracci... me misera :)

    RispondiElimina
  2. A scacchi bianchi e neri?!?! WOW!
    Ecco, una cosa che prima o poi dovrò affrontare, nella vita, è questo fatto che compro quasi esclusivamente roba tinta unita. Ma non perché non mi piacciano le fantasie, no, è che non riesco a portarle con disinvoltura! Ma che invidia... insomma al massimo le righe. Quelle mi ci stanno. Ma per il resto...uffa.

    Jackie, ma noi le andiamo a prendere sempre le persone in stazione? Perché io me lo sono chiesto, mentre scrivevo e mi son detta: forse non ci vado sempre. Allora COMPITI PER TUTTI: cercare sempre di andare a prendere in stazione le persone. Sul binario! è ovvio. Forse funziona la storia del buon esempio, come in tutte le cose...
    Poi fra un po' ci diciamo come va!

    RispondiElimina
  3. eheheh a me piace andare a prendere le persone in stazione (o in aeroporto) ma nascondermi x non essere vista e osservare quando arrivano e le loro espresisone cambiare :-)

    e cmq son sempre assai invidiosa quando nei viaggi in treno, nelle stazione intermedia il treno si ferma e vedi le scene alla "carramba che sorpresa"...anche se mi sento spesso una che "spia dentro le vite altrui" :)

    buona giornata

    RispondiElimina
  4. Guardare il mondo da un finestrino non credo si possa definire "spiare le vite altrui"! ;)

    Comunque seguirò il tuo buon esempio.
    a presto!

    RispondiElimina
  5. Uffa avevo scritto un commento ma non so perche' non e' comparso... be' lo riscrivo, in caso apparira' due volte

    Questo post mi ha fatto tornare in mente tanti ricordi degli anni di rapporto a distanza col mio neo-marito. Nel nostro caso era l'aeroporto piu' che la stazione, ricordo che sapendolo al di la' della porta a vetri non riuscivo nemmeno a stare ferma mentre aspettavo la consegna del bagaglio, e l'attimo in cui mi accoglieva nel suo abbraccio cicciotto era tra i piu' dolci del breve tempo che riuscivamo a trascorrere insieme.

    Ti ammiro molto per il coraggio che hai di ripartire da zero per cambiare la tua vita... a volte vorrei averlo anche io...

    In bocca al lupo per questa avventura!

    Alice

    RispondiElimina
  6. Eccolo il tuo messaggio Alice :)
    Che bello! Anch'io, quando il mio fidanzato mi aspettava all'aeroporto non vedevo l'ora di superare quella porta. Sono momenti e sentimenti che non si possono dimenticare.
    Grazie
    Crepi il lupo!
    A presto

    RispondiElimina